Sindrome di Brugada: l’importanza della prevenzione
La sindrome di Brugada è una patologia cardiaca piuttosto subdola, una patologia che nella grande maggioranza dei casi non arreca alcun problema alla persona, tanto che la presenza di questo difetto cardiaco può restare del tutto asintomatica nell’arco dell’intera vita, tuttavia esistono anche dei casi in cui, purtroppo, questa condizione può portare alla morte improvvisa.
La sindrome di Brugada: una patologia subdola
Senza addentrarci oltremodo in aspetti medici che meriterebbero ben altri approfondimenti, è possibile sottolineare appunto che la sindrome di Brugada non si coglie attraverso dei difetti cardiaci evidenti.
Il tradizionale elettrocardiogramma, dunque, non è affatto sufficiente per individuare difetti di questo tipo, di conseguenza è sicuramente opportuno sottoporsi ad un check up più approfondito, rivolgendosi ad una realtà specializzata e altamente affidabile come Ionoforetica.
Sottolineare quest’aspetto è davvero molto importante: delle visite approfondite, infatti, spesso vengono eseguite solo a seguito di un episodio familiare piuttosto grave, come può essere appunto una morte improvvisa imputabile alla sindrome di Brugada.
Tale condizione cardiaca ha infatti natura ereditaria, di conseguenza è senz’altro opportuno che, a seguito di episodi simili, i parenti della vittima si sottopongano ad analisi mediche specifiche, tuttavia come appena detto è senz’altro opportuno che delle visite approfondite vengano effettuate a prescindere da questo: l’asintomaticità della sindrome di Brugada e il fatto che tale difetto non sia percepibile tramite un comune elettrocardiogramma rendono tale condizione particolarmente temibile.
Sindrome di Brugada e terapie
La sindrome di Brugada viene spesso definita dai medici come una sorta di “corto circuito” cardiaco: tale condizione va infatti a compromettere la regolare attività elettrica del cuore, causando appunto delle situazioni che possono portare anche al decesso istantaneo.
Le terapie della sindrome di Brugada sono molto complesse e, per certi versi, controverse: nella grande maggioranza dei casi diviene necessario utilizzare un defibrillatore, ma non sono affatto escluse opzioni differenti che devono ovviamente essere valutate dai medici che analizzano il singolo caso.
Negli ultimi tempi si sta parlando sempre più spesso della possibilità di curare la sindrome di Brugada attraverso un intervento specifico: in Italia il Prof. Pappone, unitamente al suo team dell’IRCCS, Policlinico San Donato, ha perfezionato un particolare intervento che riesce a disinnescare questo problema cardiaco restituendo al paziente una condizione di assoluta normalità.
Come ha avuto modo di dichiarare in un’intervista il Prof. Pappone, grazie ad una scrupolosa collaborazione con il Prof. Josep Brugada, ha già eseguito con successo questo tipo di intervento su alcune centinaia di pazienti e si fonda sull’emissione di impulsi di radiofrequenza che riescono ad eliminare quest’anomalia.
L’importanza della prevenzione tramite check up approfonditi
Sicuramente è molto positivo il fatto che si stiano diffondendo delle tecniche terapeutiche sempre più efficaci, ma come detto in precedenza è sempre fondamentale sottoporsi a delle visite di controllo approfondite in grado di rilevare per tempo e con precisione anche quelle anomalie cardiache che non si manifestano con alcun sintomo evidente.
La prevenzione, dunque, dev’essere la parola d’ordine.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia